giovedì 3 ottobre 2013

Piccole riflessioni...

Cari amici, come state? Tra un impegno ed un altro approfitto un pò per rilassarmi scrivendovi, non ci siamo affatto scordate di voi, ma sia io che Rita stiamo per intraprendere qualcosa di nuovo che potrebbe portare una ventata d'aria fresca alle nostre vite (incrociamo le dita, non si sa mai ! ) e che avremo cura di raccontarvi, per avere anche qualche vostro parere :D
In questi giorni sono un po' più riflessiva del solito,  sarà colpa delle mille decisioni da prendere, del nuovo mese appena iniziato o della vecchiaia che incombe, ma mi sono ritrovata a pensare a come io sia cambiata del tutto negli ultimi anni...vi spiego meglio...
Qualche giorno fa, in occasioni diverse, ho avuto modo di ritrovare alcuni compagni e prof. del Liceo (quanto tempo è passato, panico panico!!!) e ho avuto la sensazione di tornare indietro nel tempo, rendendomi conto di quante cose mi appassionassero e rendessero felice qualche anno fa, cose che amo ancora ma che per qualche ignoto motivo ho abbandonato...Perché??? Non ne ho idea, sembra quasi che io mi sia imposta una strada da seguire, ovviamente tutta in salita, ma tracciata più dal senso del dovere che da passione vera e propria, lasciando da parte ciò che comunque mi dava serenità, mi metteva il sorriso e mi faceva sentire libera...Finora ho sempre fatto da sola le mie scelte, il liceo da frequentare (e lo rifarei altre mille volte...anzi no, una sola credo sia sufficiente!), la Facoltà universitaria (tasto dolente, soprassediamo) che poi ho abbandonato ad un soffio dal traguardo...mi chiedo allora: avrei dovuto essere più istintiva, scegliere col cuore, coltivare in ogni caso le mie passioni senza trascurare i doveri oppure avrei comunque dovuto rinunciare a qualcosa che sembrava più "frivolo", in virtù del tempo infinito trascorso a fare solo ed esclusivamente ciò che sembrava d'obbligo? Evidentemente, ciò che ci rende felici non va abbandonato, forse può esserci d'ausilio ad affrontare i "doveri", gli aspetti più seri e rigorosi della nostra vita. Le passioni vanno coltivate e non soffocate, altrimenti rischiamo di rimanere imprigionati in una rigida rete di obblighi e serietà che noi stessi abbiamo abilmente tramato, solo ed esclusivamente per appagare il nostro fortissimo senso del dovere e per non sentirci "in colpa" per averlo trascurato...Chissà fino a quando si è in tempo per rimediare...

                                                                                              ele